CONFINI D'EUROPA - CEUTA E GIBILTERRA (2006)

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Confini d’Europa
Il flusso interminabile del turismo di massa sembra aver raggiunto ormai qualsiasi
destinazione possibile, appropriandosi di ogni più remoto angolo della terra. Eppure
esistono ancora luoghi che resistono a questi assalti, perfino in Europa. Sono posti
dove convivono bellezze inaspettate, contraddizioni sociali, peculiarità geografiche.
E sono ignoti ai più. Confini d’Europa traccia un itinerario ideale attraverso aree marginali
raramente sfiorate dall’attenzione collettiva, che mostrano un fascino segreto,
una poetica intima, di ‘confine’.Corso Salani intraprende un viaggio alla scoperta di
realtà incerte, dimenticate, per dar voce a luoghi e contesti particolari, a situazioni
controverse, affascinanti per il loro essere “limite”, passaggio e ponte tra mondi e
culture diverse.Ad accompagnare il regista nella sua ricerca c’è sempre una guida
femminile coinvolta con i pretesti più disparati; una donna diversa per ogni episodio,
il cui volto, i cui occhi, il cui sorriso sono indagati da uno sguardo che senza nessun
pudore, millimetro dopo millimetro, si fa sempre più ravvicinato

regia / directed by: Corso Salani
cast: Ana Sanchez Gomez, Nazaret, Pepe Compaz, Maria del Carmen Bernet
sceneggiatura / screenplay: Corso Salani, Vanessa Picciarelli
fotografia / cinematography: Sebastiano Bazzini
montaggio / editing: Vanessa Picciarelli, Corso Salani
produttore / producer: Gregorio Paonessa
produzione / production: Vivo Film
in collaborazione con/ in collaboration with RAI 3 Fuori Orario
venditore estero / world sales: Vivo Film
paese / country: Italy
anno / year: 2006
durata / film run: 54’
formato / format: HD - colour
aspect ratio: 4/3
festival & awards: Miami International
Film Festival 2009: Cinema 360° Buenos Aires International Festival of Independent Cinema 2008: Foco Corso Salani Locarno International
Film Festival 2008: Ici & Ailleurs

CEUTA E GIBILTERRA
(Confini d’Europa)
C’è un luogo, all’estremità dell’Europa occidentale, dove in pochi chilometri quadrati
convivono problemi politici irrisolvibili, rivendicazioni territoriali, inflessibilità doganali,
ritorsioni economiche e perfino minacce di Guerra.
Si potrebbe pensare a un normale contesto geopolitico, se questi territori non fossero
parte di nazioni europee come la Gran Bretagna e la Spagna.
Il Regno Unito possiede Gibilterra – un minuto possedimento circondato dalla Spagna,
che lo ha rivendicato sin dall’inizio. Oltre lo Stretto, nel continente africano, la Spagna
possiede la città di Ceuta, interamente circondata dal Marocco.
In Ceuta e Gibilterra è una giovane attrice madrilena a scoprire come si vive in questi
luoghi così particolari. Sarà suo compito radunare quanti più spunti e suggestioni per
costruire il personaggio di un ipotetico film a venire in quel confine d’Europa.


CEUTA & GIBILTERRA
(Borders of Europe)
There’s a place at the end of Europe where, in just a few square kilometres, one
finds insoluble political problems, territorial claims, customs inflexibility, economic
conflict, and even the threat of war.
This sort of thing may be normal in other parts of the world, but these territories
belong to two Western European allies, Great Britain and Spain.
The UK owns tiny Gibraltar, which is surrounded by Spain. Spain insists Gibraltar
is and has always been Spanish. Across the Straits, in Africa, Spain itself owns the
city of Ceuta, which is entirely surrounded by Morocco…
In Ceuta & Gibilterra it’s up to a young actress from Madrid to discover how life
works in such peculiar places. Her task is to collect hints and clues in
order to build a fictional character for a hypothetical film to be shot in the
border zone.


Borders of Europe
While the never-ending flux of mass tourism seems to have reached all destinations
and taken possession of every distant corner on Earth, a few places are still resisting
the assault. Some of them even exist in Europe: spaces where attractions, social
contradictions and geographic peculiarities are gathered together. Because such
places are unknown to most of us, Borders of Europe traces a journey to forgotten
but fascinating corners of the European continent. These marginal areas possess
a secret beauty, an intimate "borderline" poetry. Director Corso Salani’s six-stage
journey leads him to discover uncertain, forgotten realities. He shows us particular
contexts and controversial situations, fascinating for their “borderline” qualities.
In some cases, we discover a bridge between different cultures and worlds. Under
various pretexts, each journey also involves a different female guide. Together, they
represent the multiple faces of femininity. These strongwilled, stubborn, intelligent
women are simultaneously travelling companions, accomplices, and even a mirror
through which he observes himself. They are sensitive and complex creatures,
investigated and laid bare by the movie camera, which cap

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